Che poi in certi casi ci si sente pseudo single, ma monogami, e ricchi di libertà, divertimento e… quei tre? Quelli sono Tre Di Troppo.
Canale Netflix
Genere Commedia, Fantastico
Prodotto in Italia
Durata 107 minuti
Regia Fabio De Luigi
Interpreti Protagonista Fabio De Luigi (Marco) e Virginia Raffaele (Giulia)
e
Barbara Chichiarelli (Anna), Renato Marchetti (Carlo)
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Marco ha un Barber Shop per soli uomini, single; è ironico e segue attentamente la moda, e per farlo guarda molto la gente che lo circonda, e non sopporta (proprio) i genitori.
Arriva un cliente abituale che gli chiede un taglio immediato poiché gli è rimasto un pettine incastrato nei capelli, ed è padre, e Marco gioca, ride, e lo fa troppo, cosicché lui si alza e se ne va.
Giulia è la capo commessa di una grande negozio femminile di abbigliamento. Risoluta, decisa, è lei che sceglie la sua vita.
I due sono una coppia stabile e felice che convive da anni, e fanno tutto ciò che gli piace: si sentono la coppia perfetta.
In una tarda, tardissima mattinata, dovranno andare a casa della coppia dei loro migliori amici, che sono genitori, e la donna è incinta, ed è il compleanno della loro figlia.
La coppia perfetta non sa come comportarsi in quella festa, c’è tutto ciò che evitano.
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Fabio mi ha regalato all’inizio, quella visione della coppia perfetta che molti degli ultra quarantenni sognano: buonissimo rapporto, divertimenti integrali e simili, monogamia poiché non c’è null’altro da cercare e stabilità economica nel lavoro che entrambi adorano.
Poi arrivan quei tre, e tutto cambia. Ma in realtà era già cambiato prima, ma se ne accorgono solo gli spettatori, visto che per la coppia pseudo perfetta rientrava tutto nella loro normalità.
Virginia ha e mantiene quel suo talento comico che domina la sua parte per più della metà del film, poi riesce a mitigarlo, seppur tenendolo presente, impreziosendolo con l’esibizione dell’ansia amorevole materna.
Fabio è uno dei caratteristi italiani d’eccellenza di questo millennio, ed ha inoltre quell’accento d’essere un giudizioso regista, e per questo lavoro lo applaudo.
Quest’opera, senza attaccare chi lo è in maniera pulita, presenta a chi vuole sfuggire da certi doveri, quanto gli stessi creino emozioni senza le quali, dopo averle provate, sarebbe poi impossibile riuscire a vivere.
Una volta che ci saranno quei tre, saranno sempre quei due il troppo.
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