È possibile che stia leggendo questo articolo perché stai seguendo il mio consiglio, ma anche se non fosse così, allietiamo questo finale che può divenir iniziale.
Ti faccio la sinossi, ovvero la sintesi, di ciò che ho fatto seguendo la Scelta.
Ospitando la nuova conoscente francese di un’amica a casa mia, lei m’ha consigliato di fare un viaggio da solo, senza aereo, senza un perché prestabilito, senza paure d’isolamento, ma solo con la mia scelta di farlo.
Ho effettuato la Scelta, e l’ho vissuta decidendo di andare con la macchina per la prima volta a Marsiglia. La Scelta è maiuscola perché è personale, è un qualcosa che vuoi fare perché lo senti, ed è personale anche se è suggerita o captata da un colloquio del quale non fai parte. La maggior parte delle scelte vengono intraprese dalla vita sociale, e quelle che non lo sono appartengono alle ispirazioni artistiche.
Com’è possibile tu abbia letto, la scelta può avere anche delle complicanze, ma la base di per costruire il tetto di questa residenza solitaria con la esse maiuscola, è il proseguire, il non fermarsi, il non voltarsi, il non chiederti perché inizi cosi male.
Le insidie possono apparire anche proseguendo, e farti ragionare sul mollare sempre allo stesso modo, ma superandole scopriresti il tuo mondo.
Proseguendo puoi trovare cose che ti sorprendono, cose che alleviano quei momenti fastidiosi che sembrano inseguirti, e possono farne parte oggetti e sensazioni, colloqui, aria.
Dopo c’è l’inizio della fine, ovvero le prime sorprese che pendono a tuo favore, e quel pendere vedrai che in molti lo notano, e cercano di farne parte, ma diPende.
Vivendo questi pochi giorni, che per me non erano pochi ma non come quelli che vissi nel 2012, ho carpito molti insegnamenti da tanti maestri che non sanno di esserlo stati, o da alternanti momenti nei quali ero in a indottrinarmi con l’esperienza, che alcune volte non era nuova, ma sommata alle peripezie e alla maturità mi hanno portato a comprenderle attivamente.
Una tra le tante per me è stata il non solo credere in me stesso, ma il fare ciò che reputo difficile, infattibile, estenuante, poiché credere accende la fede che è una fiamma inoffensiva, che non brucia, ma illumina il percorso e ti fa arrivare o trovare l’obiettivo.
Hai l’obiettivo? Se sì, hai la certezza sia proprio quello?
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