Ho una domanda da farti: credi sia aria quella che respiri ora? Se si, sappi che la certezza è una sola, ed è che fa parte del Matrix.
Matrix è un film fantascientifico prodotto in America ed Australia, proposto nel 1999 è della durata di 136 minuti, soggetto e sceneggiatura di Andy e Larry Wachowsky con il protagonista Kaneu Reeves (Neo) contornato da Laurence Fishburne (Morpheus), Carrie-Anne Moss (Trinity) e Hugo Weaving (Smith).
Vincitore di quattro premi Oscar al Miglior Montaggio, Sonoro, Montaggio Sonoro ed Effetti Speciali.
Siamo nel mondo che gli alti e bassi continui, quello in cui Thomas la notte non riesce a fare a meno di essere un hacker con il nome Neo, e chatta a video con Trinity.
Un grande consiglio: segui il coniglio bianco.
Ne trova il modo ed incontra Trinity, una ragazza.
L’agente Smith è sulle sue tracce. Lo arresta e gli inserisce una cimice nel corpo. Thomas si sveglia. È stato un sogno?
Trinity lo raggiunge, gli estirpa la cimice e lo porta da Morpheus, una voce potentissima del web ove nomina spesso il Matrix, dal quale Thomas è inconsciamente affascinato.
Nel vederlo, Morpheus è un uomo calmo, sicuro, carismatico. Gli accenna alcuni fatti, ma non li esprime appieno. Gli dice che se vorrà scoprirli totalmente dovrà fare una scelta: “Con la rossa saprai tutta la verità, con la blu, fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai”.
Domenica, primo pomeriggio, accendo la TV. Italia Uno. Numeri verdi. La musica di sottofondo è quella: Matrix. Mi Piace. Tanto. Scelgo di rivederlo nuovamente.
È un infinito mondo di doppi sensi, di possibili verità, di possibili invenzioni che collegano la vita di tutti a questa fantasia, od oggettività, o entrambe insieme. Dipende tutto da quale pillola scegliamo, tutti; da quello a cui vogliamo credere, ognuno.
È uscito nel 1999, ma quegli effetti speciali non sembrano esageratamente vecchi. Sembra sia stato tutto prodotto apposta per rimanere nel tempo.
Ogni punto, immagine, parola dell’opera, è un cult.
Inutile girarci intorno: chiunque di noi si può sentire Neo, e mentre vediamo il film siamo tutti il protagonista, L’Eletto. Lo sei solo se ci credi, ma a fondo.
Stai leggendo, e se sei all’inizio della strada.
Immagini di poterlo essere. Ed io sono bianco, saltello, e tu puoi seguirmi. In altri casi sarai tu ad impersonare il Bianconiglio, e vorrai che Neo ti segua per scoprire il percorso della trasformazione ne L’Eletto.
Chi sarà il più importante lo deciderai tu, o io, o lui.
Nessun controllo, nessuna imposizione, liberi.
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