Passo al Faccio Cose Vedo Gente e chi t’incontro? La Vale, che non ne avevo la più pallida idea, ma si stava preparando per sposarsi; e cosa fa? Mi spiega Le Posizioni Dell’amore.
La Vale se non lo sai è Valentina Ricci, vocalist di Radio Deejay, che è entrata nel campo letterario scrivendo il libro Le Posizioni Dell’Amore. Ti ho chiesto se non lo sapevi tu, ma in realtà non lo sapevo io, che ascoltavo in maniera continuativa durante il mio ex lavoro di corriere proprio quella radio, ma dal 2000 al 2002, e ricordo solo Linus e Nicola Savino, ma… ora è bene che io parli con te, Vale, o La Vale, oppure Valentina Ricci (?).
Orbene cara Vale, leggendo il tuo libro che si può anche ascoltare letto da lei, ho percepito la struttura di questo romanzo ironico, emozionale ed immensamente simpatico. Me lo hanno regalato e giust’appunto dopo averlo concluso, l’ho perso nel parco.
Diamine.
Scrivo diamine perché per far la recensione dovrei averlo a portata di mano per ricordare nomi, cose e città, ma per le cose tanto posso utilizzare i vari bicchieri alcolici che vengono raccontati, per la città v’è solo Milano (se non erro, ma credo di si), e per i nomi c’è… Daniele il rasato (?), il Tinder basso ma giusto per quello che ti serviva ma che in realtà non serve, ed il nerd che ha qualcosa di grande, un po’ come canta Cremonini, ma di strano.
Suvvia La Vale, che non so come chiamarti poiché i milanesi che conosco utilizzano l’articolo per accorciare, mentre noi del sud, romani, per accorciare tagliamo le parole, nel tuo racconto riesci evidenziare quella cosa che sto studiando e l’altra che potrei affermare di conoscere: la simpatia è quella che sto studiando, ma anche scrivendo questo articolo penso sarò bocciato come al solito, poiché se sono obbligato non riesco, l’altra è la passione sfrenata che racconti nel romanzo, ed io credo di conoscerla ed utilizzarla in maniera diversa da te negli scritti. Tu sei, nonostante credo io e te siamo pressappoco coetanei, più diretta, giovanile e dettagliata, e con modi di dire moderni. Sei in pratica la neorealista delle letteratura odierna, mentre io sono un po’ più vintage, lievemente ancorato (anche se lievemente e ancorato non dovrebbe stare insieme) ai testi dei grandi del passato.
La storia la sto raccontando in maniera diversa dal solito, visto che ho saltato la sinossi e sto comunicando con te in prima persona.
E se la accennassi?
Ti prepari per un matrimonio, ma anche no; pensi di aver trovato l’uomo giusto, ma anche no; ti affacci a Tinder, ma anche no; fai sesso alla ricerca del piacere, ma anche no; forse trovi quello che non cerchi, ma anche no. E poi?
Beh, in queste poche righe sono riuscito ad sinossarla e, credo, a incuriosire i possibili fruitori di libri, e cioè, se avessi ottenuto questo risultato avrei adempiuto a ciò che un autore vuole: invogliare i lettori.
Ora La Vale (o Vale), spero d’esser stato anche un minimo ilare, e… aspè, non ho scritto il perché del Faccio Cose Vedo Gente che è il locale nel quale nel racconto ti vedi con ‘le schifose’, quindi i tuoi amici narrativi.
Riprendo da qui ilare, la speranza sussiste, anche se scrivo a te, ma probabilmente non lo leggerai mai, e quindi mi interfaccio, come se parlassi allo specchio (ti ricorda qualcosa Vale?), con il lettore dell’articolo di turno, e a te che stai leggendo consiglio vivamente di leggere questo libro in quanto è scorrevole, ironico (che già l’ho scritto), in alcuni momenti spinto e… riflessivo (Ta Da!)
Ah, ho messo l’hashtag davanti al titolo perché… diciamo… che ho scritto un articolo senza nominare l’Articolo.
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