Certo che alle volte fuori vedono quello che proviamo dentro, e non riusciamo a tenere segrete le emozioni, chissà cosa ne pensano nell’Inside Out.
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Genere Animaziine, Commedia, Fantastico
Prodotto in America nel 2015
Durata 95 minuti
Ora su Disney +
Regia Pete Docter e Ronnie Del Carmen
Interpreti Protagonista voci Stella Musy (Gioia) e Melina Martello (Tristezza)
e
Daniele Giuliani (Paura), Paolo Marchese (Rabbia), Veronica Puccio (Disgusto)
Premio Oscar per Miglior Film d’Animazione
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Nel Minnesota nasce Riley, e vediamo tutto ciò che accade nella sua testa. La prima emozione umanizzata che compare è Felicità, da sola per… 33 secondi, poi appare Tristezza.
Nell’indefinibile tempo compaiono Paura, Rabbia e Disgusto.
Non ci sono liti tra le emozioni, visto che tutte vogliono far star bene Riley, ma vagamente è definita Felicità a capo dei pensieri, mentre Tristezza è quella indecifrabile per le altre.
Felicità è convita che andrà sempre tutto bene, visto che Riley ha 11 anni, e che potrà mai succedere, ma la bambina viene a sapere di un trasloco che verrà effettuato a breve.
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Quando lo vidi al cinema nell’estate 2015 rimasi colpito, emozionato; un’opera che rischiava di perdersi nella routine abituale, nelle solite parole accese e sentimentali all’inizio, ma pio noiose col tempo, invece quest’animazione ha dato lustro al passato, presente e futuro di chiunque.
C’è fratellanza nelle emozioni che vediamo nello schermo, ed ognuna ironizza sull’altra, e nel proseguo si apprende e verifica l’importanza di ognuna.
Sulle voci posso dire quel che sappiamo tutti: abbiamo dei doppiatori magistrali che fanno interpretare a dovere ogni… emozione.
Nel dimenticatoio illustrato nel film, ascoltiamo e sentiamo tutto ciò che non ricordiamo, ma c’è, sempre, e ci induce ad effettuare le nostre scelte, nel bene e nel male.
L’armonia emozionale è impossibile da comprendere, ma crescendo sentiamo che c’è o potrebbe esserci, e nel film il suggerimento che arriva è quello di aiutarci nella ricerca dell’equilibrio.
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