Sono quelli che non finiscono mai e che si presentano sempre più, e sono quelli che conosciamo come I Peggiori Giorni.
Film commedia drammatica italiana, prodotta nel 2023 di 117 minuti, al momento su Netflix, sequel de I Migliori Giorni, ha per registi Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo con quest’ultimo anche protagonista di una dei quattro episodi (Alessandro Felici) in cui ci sono anche Massimiliano Bruno (Luca Felici), Fabrizio Bentivoglio (Stefano Mazzuccato), Giuseppe Battiston (Antonio), Ricky Memphis (Vincenzo) e Giovanni Storti (Gildo Falchetti).
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È Natale, e la ricca famiglia Felici si rivede dopo diversai anni; ci sono i tre fratelli Luca, Stefania e Alessandro che fingono d’essere Felici non solo di cognome. La sorpresa sarà che il padre, unico genitore rimastogli, li avviserà che ha bisogno di uno dei loro reni.
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È il Primo Maggio, e Stefano entra nella sua azienda ed a seguirlo di nascosto c’è Antonio, suo ex dipendente licenziato ingiustamente. Travestito da Che Guevara, lo prende alle spalle e gli ordina di dargli la liquidazione, altrimenti lo ucciderà. Stefano gli dice che lui era in quell’ufficio proprio per suicidarsi a causa dei debiti.
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È Ferragosto, e in una villa di una coppia in zona balneare si presentano due genitori vicini d’ombrellone nello stabilimento. I figli delle due famiglie si conoscono, e i visitatori raccontano di essere là perché la loro giovane figlia è stata infastidita e toccata dai loro due maschi.
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È un giorno particolare, e Vittorio è in casa, depresso nel ricordo della sua deceduta moglie svegliatosi dopo una notte piena d’alcol. Arriva la figlia con una amica che gli chiedono di dargli un aiuto nell’esibizione per bambini che dovranno fare in una villa. Lui dovrà fare il mago.
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Ebbene sì: è l’insieme di quattro episodi di commedia drammatica in vena pseudo comica che allieta i sorrisi ed opprime in parte il cuore.
Oramai un rito complimentarsi con Leo, che oltre alle sue ideali interpretazioni, riesce ad esibire il suo talento anche nella regia d’ottima fattura.
Sarebbero da nominare un po’ tutti, poiché le trame sono brevi e ben curate, arricchite dalle interpretazioni di tutti gli attori, con qualcuno che appare di più e qualcun altro meno.
Quelli che mi son rimasti più impresso sono Memphis, ricco e falso gentleman, Pandolfi moglie coi nervi alle stelle, Papaleo merito affranto che cerca di rinvigorirsi con l’ironia, e Battiston il povero disoccupato rivoluzionario che finge di credere nell’impossibile.
Un’opera da vedere in solitaria aggrappandosi alle studiate battute dei bravi interpreti per non affogare nella triste routine della società d’oggi, che ride per non piangere.
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