Che poi si parla con Siri sennonché con Google, ma se tua madre non sta su Facebook è possibile che ti dimentichi di farle gli auguri di buon compleanno; ecco la causa della guerra de I Mitchel Contro Le Macchine.
Mitchel Contro Le Macchine è un film d’animazione americano uscito nel 2021, distribuito da Netflix, prodotto da Phil Lord e Cristopher Miller della durata di 113 minuti, sotto la regia di Mike Rianda e Jeff Rowe.
La voce di Katie ci descrive le foto simpatiche della sua famiglia, e ne racconta i difetti esaltati dall’incontro con i robot.
La famiglia è in macchina, ed il padre che ne è alla guida sta correndo, scappando inseguiti dai robot, e c’è la vetrina di quel negozio che non si scansa, e ci entrano dentro.
Blocco schermo. L’immagine propone i visi terrorizzati della famiglia, e la voce Katie torna al loro passato, con lei che era una bimba allegra, a cui crescendo è nata la passione del cinema.
È una ragazza indecisa su sé stessa, ma a quell’età chi non lo è? Inizia a fare filmati ironici con il suo fratellino ed il cane, li invia ad una scuola per l’attività cinematografa e l’accettano. Deve partire per andare a studiare, ed i genitori sono un po’ contenti per lei, un po’ meno per la distanza, soprattutto il padre.
A tavola, lui vuole parlare con tutta la famiglia, ma per gli altri è difficile staccare gli occhi dallo schermo degli smartphone, quand’ecco che ove è il oro sguardo compare PAL, gestore ed inventore della più grande società informatica che annuncia la nascita di un nuovo prodotto che cambierà il mondo.
Quante sono state le storie che avevano preannunciato o raccontato il presente di questa nostra affezione indotta verso i nostri smartphone? Tante, ma l’ironia di questa animazione accoglie le mie risate ed il mio consigliartela.
Voglio fare i complimenti al doppiaggio italiano, gradevolissimo ed indovinata la scelta di Massimo De Ambrosis per Rick, il padre, e Margherita De Risi, Katie, giovane promessa già pronta ad interpretare grandi ruoli.
Accettalo: spesso sei in gruppo con i tuoi amici e ne vedi la metà con lo sguardo sullo schermo, e ci fai caso solo quando non sei tu a graffiare quello del tuo con la tua vista. Non è una cosa che accade lentamente, ma velocissiamamente questi apparecchi informatici stanno prendendo posti fondamentali nella nostra vita.
Una volta si poteva dire tutto scorre, ora salta l’anteprima! Tra amici o conoscenti, tutti devono seguirsi, sui social, e si parla dei commenti di questo o quello che è sciocco o un amore.
I tesori che nascondono i nostri sentimenti però, sono senza pubblicità, senza connessione virtuale, ma tattile, e senza affaticamento agli occhi, ma accarezzandoci con lo sguardo.
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