Ogni tanto mi domando di fare qualcosa che valga la pena di ricordare, sicché mi rispondo Ok lo farò, poi penso a chi ha raggiunto appieno questo target: Elvis.
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Film Musical Biografico Drammatico
Prodotto in America, Australia
Durata 159 minuti
Regia Bad Luhrmann
Interpreti Protagonisti Austin Butler (Elvis Presley)
e
Tom Hanks (Tom Parker),
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Gli inizi ci propongono un Tom Parker molto anziano che racconta dell’uomo che, come dice lui, alcuni pensano lui lo abbia distrutto portandolo alla morte, mentre è una sua creatura: Elvis.
Si vede il giovanissimo Elvis ancor bambino che con i suoi amici vaga nei quartieri poveri di Memphis, ascoltando e venendo attratto da generi musicali legati solo ai neri dell’epoca, come il gospel ed il blues.
Sono flash di ricordi sempre con sottofondi musicali, nei quali ogni tanto si ascolta il Colonnello Parker che racconta solo quel che può sapere.
Il Colonnello arriva a Memphis per ascoltare un giovanissimo artista bianco che canta in modalità afroamericane ed in quel luogo sta facendo successo. Lo vede sul palco ed ammira il suo modo di esporsi, cantando e muovendo il bacino in maniera inusuale all’epoca, con le ragazze affascinate in maniera disdicevole.
Dopo l’esibizione lo raggiunge e incontra Elvis divenendo poi il suo manager.
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Da diversi anni ascoltiamo una musica senza confini né limiti.
Da diversi anni tutto ciò che è particolare è Rock.
Questi diversi anni partirono dal 18 luglio 1953, quando Elvis pubblicò il suo primo disco da regalare alla madre.
Elvis, oltre al talento vocale, è stato il primo cantante showman che la storia ricordi. Un personaggio talmente particolare che posso ammettere di ritenerlo ineguagliabile.
Austin recita impeccabilmente il suo ruolo, e nei tanti primi piani nel suo sguardo si intravede l’Elvis originale, ma c’è e ci sarà sempre quel qualcosa che mancherà.
Apprendendo che in quest’opera ci fosse anche Hanks, uno dei migliori attori al mondo già da diversi anni, forse mi aspettavo troppo, mi aspettavo l’impossibile.
Validissima la struttura cinematografica, con quel Musical che non fa ascoltare intere opere, cosa che ad alcuni potrebbe annoiare, ma accompagna in sottofondo quasi sempre le immagini mostrate, ed i colloqui sono brevi e intensi.
Reputo molto buona l’opera dei due attori protagonisti, e consiglio di vederlo anche ai non amanti del genere Rock, poiché è fondamentale seguire il sogno, dovunque il sogno ti possa condurre.
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