Fosti il poeta che affascinava le parole
accarezzandole
Fosti l’uomo che faceva maturare i suoi simili
e la loro indole
Fosti colui che liberava i prigionieri
dalla loro gabbia interiore
Fosti quel che fosti
e rappresenti per i più l’ardore
Sei il poeta che sprigiona
la rabbia pacifica del mio io
Sei l’uomo che mi fa volare
ma nel nido canto pio pio
Sei colui che vive sempre e sai
che non sei né il qua né il là
Sei chi sei
e ci regali tanta civiltà
Sarai il poeta del mio futuro
e di quello che vivrà
Sarai l’uomo che non rinuncia
alla di tutti maestà
Sarai colui che non vede il bianco e il nero
ma l’equilibrato grigio
Sarai che giammai
scorderai il tuo coraggio
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