Che poi là s’era, che poi là s’è
Poiché tutt’era, poiché tutt’è
Che eravam tutti gioiosi, con la voglia di scherzare
Ma anche senza risa, con la rabbia che t’assale
Eravam tutti lontani perché tutti senza iPhone
Che poi tutti si cercavan senza ricerca del bon ton
Che prima s’era schietti, con la moderazion legata ai canti
E tanto si seguiva il modo di far degli altri
Che i social eran panchine, che i social eran bar
Con la voglia di esprimere, con la voglia di mostrar
Che poi là s’era, che poi là s’è
Poiché tutt’era, poiché tutt’è
Gli anni novanta eran quelli, quelli senza grandi cantautor
che per gli altri sono anni senza musica e senza cuffie sotto il sol
Ma c’erano le basi, e c’erano gli addii
C’era il sottofondo dell’electro, il sarcofago dei Queen
Ma cantautori non è che non c’erano, non è così
L’esplosione del rap, che è poesia, e certo sì
E J-Ax era un numero, quello che non vuole numeri
Il 31 era l’articolo, quello che anticipava cataloghi
Refuso era eh sì, poiché di quello non parlava
Ma l’ironia di quest’atto liberava e rifletteva
Che poi là s’era, che poi là s’è
Poiché tutt’era, poiché tutt’è
Che poi c’era l’estate del 1992, l’estate delle mie e delle tue…
Con chi canta al quale s’aprivano le infinite speranze
Che poi canto, no non era
Che poi il canto è cosa seria
Ma la poesia che a tutto arriva
Quella si che è cosa viva
E l’esser seri è un termine che fa sorridere
Poiché nell’arte ci sono le riflessioni oniriche
E si crea l’equilibrio, che non è stallo
Ci si concede quel che si vuol, ci si sente a cavallo
Che poi là s’era, che poi là s’è
Poiché tutt’era, poiché tutt’è
E c’era la musica, e c’era politica, e c’era la voglia di credere che
Con un indirizzo, con un ideale, le vite si cambiano, nel modo reale
Ma in quell’accezione che t’ho raccontato, il mondo è dipinto, il mondo è dorato
Che Freddie non c’è, ma Freddie è presente
La sua voce accarezza come chi là c’era, che poi là c’è
Poiché tutt’era, poiché tutt’è
E la musica ci accompagna, e la voce sempr’è
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