Breve Bio e incarcerazione di Oscar Wilde

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Oscar Wilde è storicamente valutato uno degli autori più importanti del mondo; drammaturgo, giornalista, saggista e critico letterario, con la sua unica novella Il Ritratto Di Dorian Gray ed i suoi racconti, espone il Decadentismo e l’Estetismo in epoca vittoriana.

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Decadentismo è sia dispregiativo verso gli artisti che vogliono essere diversi come i poeti maledetti e rivoluzionari, sia positivo come nuovo modo di pensare, come diversità ed estraneità rispetto alla società borghese.

Estetismo è un movimento artistico che si dichiara come Arte Per Arte, e quindi la bellezza in senso assoluto la si deve cercare, la si deve vivere senza portar dietro il peso della morale, e se si vuol produrre un’opera, non si deve pensare a chi dovrà comprenderla, poiché l’arte, in questo movimento, è per gli artisti e fine a se stessa.

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Irlandese, nato a Dublino 16 ottobre 1854 e morto a Parigi 30 novembre 1900, era conosciuto come un giovane molto affascinato dalle ragazze, e ne aveva addirittura stuprata una, per quel che dicono gli scritti del processo.

Nella sua gioventù seguiva la passione della madre nell’ambito letterario.

I genitori gli fanno passare una bella infanzia per quel che si sa, e di lui si hanno notizie dal 1864 in poi.

Il padre era un noto  dottore ed aveva in cura anche la regina, ed in un processo venne giudicato per aver stuprato una ragazza.

Effettuò studi classici al Trinity College e si laureò a Oxford.

Arrivò quasi ad un metro e novanta di altezza, e camminava in maniera ciondolante, sgraziata.

 

 

Si trasferì a Londra scrivendo poesie pubblicate nel 1881, avendo i primi successi che lo portano negli USA per diverse conferenze.

Il suo stile stravagante nel vestire e la sua passione sull’estetica, gli fruttarono critiche.

Tornando a Londra, condivise la casa con un pittore famoso.

Il suo scrivere in maniera allora vista come erotica nelle sue poesie, faceva parlare parecchio di lui, tanto da indurre il padre del pittore a ordinargli di allontanarsi da lui.

Wilde nel 1884 si sposò con Constance Loyd, anche lei appassionata di letteratura, e farà due figli con lei, ma fu anche un matrimonio di interesse, perché Oscar faceva una vita molto dispendiosa ed era perseguitato dai creditori.

Nello stesso anno incontrò Robert, quello ipotizzato come primo amante maschile, che seguirà tutto il suo percorso ed arriverà infine ad ornare la sua tomba, elogiandolo e gestendo alcune sue opere dopo la sua morte.

Oscar iniziò a dirigere un giornale femminile in quel periodo, avendo vari incontri con maschi soprattutto a Parigi.

A Londra non viveva con la moglie, ma in albergo, dove incontrò molti giovani, ed aveva sempre criticato il reato di omosessualità che a quei tempi esisteva,

Venne ricattato da un amante occasionale, rischiando di essere accusato di omosessualità, crimine di ‘grossolana indecenza’ per l’epoca.

Nel 1891 incontrò il giovane Lord Alfred Daouglas, che divenne il suo amante stabile, avendoci un rapporto continuativo ma aperto. Il giovane voleva che Oscar lo accontentasse sia dal punto di vista economico, facendogli spendere tanti soldi, sia da quello sessuale, chiedendogli di fare qualsiasi cosa ed avendo libertà illimitata per le frequentazioni con gli altri ragazzi.

Il marchese padre del giovane, odiava Wilde, e continuava a ricattarlo, e ad un suo evento, il marchese gli scrisse un biglietto offensivo che attesta la sua omosessualità:

Poesing somdomite (sodomite in posa).

Wilde si sentì offeso e lo citò in giudizio per diffamazione.

Per lui non avevano fondamento quelle offese, prese leggermente questa sua esposizione di denuncia, e prima del processo andò in vacanza a con Douglas.

Nel 1894 Oscar divenne ancora più famoso per la sua opera teatrale ancora oggi tra le più importanti al mondo: L’importanza di chiamarsi Ernesto.

Questa sua consacrazione fu l’inizio della sua fine.

Il 3 aprile 1895 iniziò il processo, e gli avvocati del marchese mostrò una lettera tra i due che dimostrava il rapporto amoroso, l’altro avvocato affermava che fossero solo poesie inoffensive.

Quelli del marchese gli fecero domande sulle sue relazioni gay del passato.

Wilde rispose con battute irriverenti mostrando il suo talento, ma infastidendo i giudici.

Quelli dissero che avrebbero chiamato dei ragazzi che attestavano di aver fatto sesso con lui, e ritirò la denuncia.

Stava passando da denunciante a denunciato, ed in quei pochissimi giorni soffri parecchio.

Alle 18:30 del 6 aprile 1895 venne arrestato Wilde, anche senza ascoltare i presunti testimoni.

Dopo pochi giorni venne rilasciato su cauzione perché i giudici non poterono rilasciare un verdetto. Lui ferito ed in apatia, non fuggi all’etero, e venne richiamato e definito colpevole con due anni di reclusione e lavori forzati, quindi il massimo della pena che vi era per quel crimine.

La sua vita fu distrutta, sia per reputazione che familiarmente, con la moglie che non divorziò e continuo a sostenerlo un poco economicamente, ma i figli cambiarono cognome, e la sua generazione ora si chiama Holland.

Il 19 maggio 1897 fu scarcerato ed andò in Francia con alcuni soldi della moglie, vivendo con Douglas con il quale aveva riallacciato il rapporto.

Venne in Italia vivendo a Napoli, Capri e Taormina, ma utilizzando un altro nome, e quando la sua storia con il ragazzo finì perché sua moglie e la famiglia di Douglas tagliarono le loro risorse, lui tornò a Parigi da povero, e visse quel paio d’anni chiedendo elemosina a tutti, sino a quel 20 novembre 1900, nel quale mori per meningoencefalite.

Uno dei suoi aforismi che permane e reputo giusto presentare subito dopo la sua morte è

La vita non può essere scritta, solo vissuta 

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