Solitamente mi chiedo come possano venir chiamati quei personaggi particolarmente crudeli che comunque aiutano a star meglio la comunità: Bastardi Senza Gloria.
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Film commedia drammatica, d’azione e guerra del 2009, prodotto in America e Germania, della durata di 153 minuti e ora su Netflix, sotto la regia di Quentin Tarantino ha per protagonisti Melanie Laurent (Shosanna/Emmanuelle), Brad Pitt (Aldo l’Apache) affiancati da Christoph Waltz (Hans Landa).
Premio Oscar Miglio Attore non Protagonista Christoph Waltz.
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Siamo nel 1941 in un largo spazio verde francese nel quale c’è una costruzione nella quale abita un falegname che lavora; nel mentre, arriva una sua figlia che lo avverte dell’arrivo di una macchina di nazisti, nuovi dominatori di quello Stato.
Il colonnello Landa si presenta al falegname esibendo il massimo del rispetto, e gli comunica che gli tocca nuovamente fare il controllo per sapere se ospitano illegalmente gli ebrei.
I due entrano nella casa continuando a parlare francese, e il falegname gli presenta le sue tre figlie. Landa si complimenta con loro per la loro bellezza, gli viene servito il latte che gli viene offerto, poi chiede al falegname se possono parlare senza la presenza delle figlie.
Soli, iniziano a parlare inglese. In maniera irraccontabilmente garbata, Landa gli fa presente le due possibilità che gli deve presentare: se i suoi uomini che sono fuori faranno estremi controlli e non troveranno niente, la sua famiglia tornerà a vivere serena senza nuovi controlli; oppure potrebbe indirizzarli a trovare quei topi ebrei, cosicché avrebbero lo stesso risultato.
Non ne nomina una terza, e gli ebrei sono nascosti sotto il pavimento.
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Tarantino per me è sempre quel regista che da la nomea ad un genere cinematografico: il tarantiniano.
In quest’opera, come suo solito, il regista crea crea innumerevoli scene cult, che da subito appena le vedi la prima volta sai che lo diverranno a breve, anche se in effetti già lo sono.
Brad recita il supponente che lavora con divertimento per sconfiggere il male, ma lo fa senza pietà, segue solo le sue regole, ed incarna un vocalmente incerto Padrino americano in maniera mirevole.
Mélanie è la giovane ebrea che miracolosamente sopravvive dopo essere stata trovata, ed esibisce il personaggio incarnando emozionalmente la ragazza fredda e forte, che sospira quando l’ansia si allontana e non è vista da nessuno.
Christoph lo tengo per ultimo sol perché, nonostante tutti gli interpreti recitino in maniera esemplare, a riempire pienamente lo schermo di questo lungometraggio, è lui.
Favolose le sue espressioni, la sua gestualità, la personalità spiccata ed esibita benissimo. Un ruolo complesso che racconta anche solo con gli sguardi, e può darsi che in certi casi ti faccia apposta capire il contrario di quel che è realmente.
Bastardi Senza Gloria rientra nei migliori film del talento assoluto tarantiniano, e ti auguro di imbatterti nella visione di quest’opera quanto prima possibile, cosicché comprenda che nella durezza di certe immagini, c’è la carezza dei sentimenti che ti fanno nascere costruzioni artistiche.
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