29 settembre

Era quel giorno di settembre. Il giorno che dal 1969 ci allieta l’udito con la sua fattura strumentale e vocale prestigiosa, atta dallo straordinario Lucio Battisti con testo di Mogol.

Siam tutti, da allora, seduti in quel caffè, senza pensare a te…

Potremmo certo sì pensare anche a quell’Apollo 13, film che uscì nel 1995 interpretato magistralmente da Tom Hanks e ispirato alla reale vicenda nel 1970 nel blu soprelevato dei cieli, in quello che è talmente scuro da risultare acceso.

Potremmo ricordare l’ammissione dell’esistenza dell’Area 51 da parte di Bill Clinton, allora presidente degli Stati Uniti d’America sempre in quel 1995.

Potremmo altresì pensare al rilascio della PlayStation in Europa da parte della Sony, ed a cosa in molti avremmo fatto per riempire punti morti se quest’atto non fosse stato… agito.

Il sorriso, è quello che ci chiama, e non pensiamo a te…

Potremmo, sempre se volessimo, rimembrarci della effettiva nascita nel 1996, e sempre in codesto giorno, di Super Mario, che salta infinitamente da allora sulle nostre teste impedendoci di ragionare in maniera funzionale.

Questi giochi, queste console, col buio le troviam vicine, pensando con non sia che lei…

Potremmo, sennonché, cercare l’articolo che scrisse Oriana Fallaci sul Corriere della Sera sempre in questo giorno mascherato da 2001, esplicando i suoi ragionamenti su quel fatto che era da pochi giorni accaduto dell’11 settembre, e che anticipa il suo libro La rabbia e l’orgoglio.

Quasi come se non ci fosse, che lei…

Poi ci possiamo svegliare e, poi pensiamo solo a te…

Te che non sei colui del quale parleranno tutti i telegiornali rimembrandoci che è il suo compleanno.
Tu che hai governato attivamente e passivamente l’Italia per una ventina d’anni, e che è possibile lo abbia fatto anche sino ad oggi con dinamismo sempre più nascosto; e se chi legge non lo avesse compreso, il tu da me esposto che non e quel te che intendevo, è Berlusconi.

Il sole ha cancellato tutto…

E quel te che al quale mi riferivo dovresti costruirlo te che leggi.
Pensa a chi o cosa hai tradito.
Il te protagonista di questo mio scritto è un tuo pensiero. Dagli voce.

Rifletti su chi o cosa… ami, ami e tu, tu non perché…