Quando non sai quel che può accadere
Quando non sei quel che può succedere
Quando l’oggi non è il domani
Quando l’oggi non lo tocchi con le mani
Quando il non è una negazione
Quando lo trasformi in affermazione?
Non è il questo, non è il quello quello
Per arrivare all’attuazione devi giocare, è questo il bello
E poi il tempo, dimmi il quando
Quando quando quando quando
Negazione del quando, negazione del tempo
A cui va dato il giusto riconoscimento
Si perché questo lo sentì e lo sai
Mai dire mai
Mai dire mai
Mai dire mai
Il termine, la concezione, l’affermazione
Lo sconfesso, l’aforisma, la negazione
L’antifrasi, l’equinozio, il nulla o più
L’esagerazione riduttiva, il sarà che fu
Il contrario dei contrari, il tanto e più
Poiché il tanto è il nulla, e nulla più
L’assegnazione dei traslativo
Che è libertà anarchica che ti ammonisce schiavo
Nel corso dei tanti anni, che sono pochi perché Mai dire mai
C’è stato un abusare del Mai dire mai
Che non si dice, e che non si dice, sai
Perché quella parola che cancella è il Mai
Che s’elimina da sola, e scusa se scrivo, sai
Ma la sua cancellazione ci ha raccolto or mai
E c’è qualcosa che può esser simile
Nonostante il Mai dire mai sia per molti irraggiungibile?
Siediti, lettore esperto oppur no
Ti sto per dire il perentorio al quale il mai s’unisce, oppur no
Non è né settembre né novembre
Quindi che vi sia una sostituzione al futuro del Mai dire mai
Sarebbe giusto dire mai
Ma non essendo né settembre né novembre
Poiché l’oggettivo eterno non esiste
Ecco, rilassati
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