Stefania Meneghella ha letto il mio libro e mi ha proposto l’intervista che potreste leggere qua.
Nacqui tre volte
Mi ha entusiasmato il suo scritto riferito al mio.
Guardare l’orizzonte e riscoprire sé stesso.
Titolo accrescitivo per me, per lei, per tutti.
Ha interpretato saggiamente i messaggi che voglio mandare a chiunque si interessi della mia letteratura, iniziando con questo orizzonte che sembra quasi lontano.
Esalata le mie capacità e parla dell’incontro diretto tra lettore e scrittore, cosa che io cerco di fare con lo slancio della credenza in me stesso quanto più, rispettando i pareri del prossimo in ogni ambito.
Esprime il vicendevole passaggio stilare della mia modalità di scrittura, dalla semplicità ai tratti filosofici alle parti riflessive, maturando ciò che speravo. Vorrei essere un trasporto alle interpretazioni che si ritengono difficili in una maniera semplice, soave.
Espone il mio racconto del periodo di coma come il nulla che però non porta buio, ma luce. Esprime ciò che provai in maniera che mi rende in parte orgoglioso, poiché deduce quel che io voglio raccontare: la scoperta del mio inconscio, del mio sé, con la voglia di ritrovare coraggio, riconquistare la libertà perduta. Cosa alla quale cerco di indirizzare tutti: credete in voi stessi, ed agiatamente riuscirete ad aiutare gli altri.
Rivisita lo scritto non come saggistico o autobiografico, ma come romanzo reale.
Voglio ringraziare nuovamente Stefania che ha espresso la sua capacita interpretativa ed il suo talento nella scrittura. Ad una sua prossima presentazione di un suo libro a Roma io vi sarò senz’altro.
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