On Air?

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Ci si potrebbe chiedere il perché del perché in merito all’interrogativo,

…. ma l’interrogativo è una virgola che da prosecuzione all’inizio ed alla mia sorpresa.
Ieri sera sono stato invitato dai miei amici a vedere questo film: On Air – Storia di un successo, ed i miei suddetti erano Valentina ed Eliana che non vedevo da anni (se no erro cinque), Francesca, mia strettissima amica da più di venti, e Dario Eros Tacconelli.
Orbene, l’ultimo che t’ho nominato è uno dei personaggi del film che siamo andati a vedere, ma non è questa la sorpresa che ti ho anticipato; sapevo già che lui ha recitato in questo film, ma immaginavo, supponevo, ipotizzavo che il suo fosse un cameo lievemente esteso, invece (sorpresa!) al di fuori di Marco Mazzoli, del quale il film tratta una biografia, e dello stesso ringiovanito dai 23 ai 28 anni interpretato da Giulio Greco, il primo personaggio che appare ed al quale lo spettatore si affeziona è proprio Dario, e dello stesso nel film non viene pronunciato un nome fittizio, che suppongo (ma le mie supposizioni sono sempre stupite dalle realtà naturali) che il suo sia l’unico personaggio inventato della storia regolare.
Regolare?
La storia è tutt’altro che regolare, poiché molto legata alla fantasia, nonostante legare la fantasia sia un recondito immaginario.
Ottima la regia di Davide Simon Mazzoli, che tratta la storia del Mazzoli Marco (cognome identico, sarà un caso?) in maniera estremamente inconsueta con l’accenno dell’affascino, ed il tutto è legato proprio all’innominato (ricordo bene?) Dario, che si presenta da un editore (Ricky Tognazzi) con la speranza di pubblicare un libro che ha già scritto, ed io dovrei sottolineare che ne ho pubblicati già tre con La piazza, Il fuoco dell’agio e Schiavo della sua libertà, ma probabilmente non lo farò auspicando sorprese dal me medesimo, ma torniano a Dario che mostra il suo entusiasmo pacato dall’indecisione, e l’editore gli dice di averlo letto (?), ma che non essendo un genere dalla sua casa trattato non è per quello che l’aveva fatto chiamare. Era per scrivere una biografia essendone il ghost writer.

Biografia di chi?

Del famosissimo conduttore radiofonico di Lo Zoo di 105!

Mazzoli
Lui non lo conosce, un po’ come me che conoscevo solo il nome del programma ma non lo avevo mai sentito, denotando un altro fattore similare alla mia persona, e l’innominato non accetta, ma l’editore gli propone un 25.000 euro (mi sembra)!
Lui accetta immediatamente.
Così la biografia è tutt’uno con lo scrittore che deve informarsi tramite Marco Mazzoli, ed inizia l’avventura attraverso la struttura ironica e fantasiosa, con fasi reali depistate da palazzi di cartone che scorrono o soli e lune che ridono, proiettandomi nell’immaginario dello scrittore che inventa una storia suggerita da chi l’ha vissuta, Marco, che espone il suo ego ridicolizzandolo anche parlando con la cinepresa e mostrando che è in un film!
Trovata per me efficace.

Aggiungo che compaiono anche Claudio Cecchetto, che interpreta se stesso, e Giancarlo Giannini (Alberto Hazan).
Finisco l’articolo con il metodo che ci suggerisce Mazzoli:
Virgola

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