Richiamato in un parco dal cinguettio di uccellini, ieri sera al mio ritorno nella scatola ho visto ho visto Bird Box.
È un film thriller fantascientifico distopico americano della durata di 124 minuti, proposto nel 2018 e al momento disponibile su Netflix, girato sotto la regia di Susanne Bier, ha per protagonista Sandra Bulòlock (Malorie) accompagnata da Tremante Rhodes (Tom).
È importante sottolineare il fatto che sia uscito nel 2018, basilarmente per quel che siamo passando dall’inizio marzo del 2o20.
Siamo in America, e Maolrie sta chiacchierando con la sorella Jessica degli incomprensibili accadimenti orribili nel resto mondo ove delle persone impazziscono e molti si suicidano. Vedono delle immagini che arrivano dall’estero alla TV e si nota che per arrivare al loro scopo insensato, fanno cose che danneggiano e uccidono anche altre persone.
Mentre ne parlano, vedono che il contagio arriva anche da loro, e chiunque per strada scappa o crea atti autodistruttivi o assassini.
Terrorizzate, cercano di decidere dove andare mentre sono in macchina, ma impazzisce anche Jessica che sta guidando.
Il mondo sta per finire.
C’è una vaga somiglianza a Don’t Look Up, ma è giusto dire che è meglio Don’t Look Up rimanendo con gli occhi chiusi.
Sandra Bullock presta un’ottima prova, e la storia ha il suo mordente. L’inizio e il proseguo sono strutturati bene; quello che mi lascia incerto è il finale, che naturalmente non scriverò.
Non voglio svelarti il perché di queste pazzie.
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