Conan Il Ragazzo Del Futuro

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Nel futuro che tal non è, ci sono Lana, Jimsey e il Capitano Deis che vagano in quella terra che terra non è, navigando e volando sull’acqua che è natura protetta dall’amore di Conan.

Conan Il Ragazzo Del Futuro è una serie anime fantascientifica, commedia drammatica, del 1978, di 26 episodi di 24 minuti l’una, con la regia di Hayao Miyazaki e tratta dal libro L’Incredibile Marea di Alexander Key. Arriva in Italia nel settembre 1981, ed è ora visibile su Amazon Prime. Importante: il sonoro ed i dialoghi non sono stati nuovamente doppiati come accade in certi casi, e si sentono nel primo doppiaggio italiano del 1981.

Dettagli della serie animata

Una voce narra del possibile futuro dell’epoca nel quale a luglio del 2008 avviene una guerra di immense dimensioni, e le bombe termonucleari spostano l’asse dell’inclinazione terrestre, il ché fa coprire quasi totalmente i vari continenti, dei quali permangono solo isole. L’umanità rischia la totale estinzione, ma quasi la metà della popolazione mondiale riesce a rimanere in vita.

Compare l’immagine della piccola Isola Perduta nella quale vivono solo Conan ed il nonno. Da quella guerra sono passati 20 anni.

Conan fa tutto quel che deve per mantenere la loro riserva di pesci, ed in questo caso si tuffa in acqua per uccidere Naso Bianco, uno squalo. Con lo stratagemma riesce a farlo col pugnale, e quando torna a riva con lo squalo, trova una ragazza svenuta sulla sabbia.

La porta nel loro alloggio, e quando lei si sveglia è con il nonno di Conan, e gli dice che esistono altri umani vivi nelle isole sparse nel mare.

La ragazza esce e inizia a comunicare con gli uccelli che le volano intorno; Conan la vede e lei gli dice che sa leggere i loro cuori. Si presentano e si scopre il nome della ragazza: Lana. Gli parla del resto del mondo, affermando che uomini e donne in vita sono tanti. Lui è sorpreso e gli viene voglia di farle vedere le bellezze dell’isoletta.

Passa un aereo, e Lana si terrorizza. “Cercano me” dice a Conan, e si nascondono sotto gli alberi.

Conan, Capitano Deis, Lana, Jimsey e Monsley

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Questo cartone animato, poiché nella mia adolescenza li chiamavamo solo così,  fu il primo a divertirmi facendomi comparire il sorriso dolce amaro diviso tra natura e armi, purezza accrescitiva e meccanica distruttiva.

I personaggi sono diversi, anche se nelle prime due puntate ci si sente sperduti nell’isola lontana da tutto. Oltre a Lana, poi compariranno Jimsey, amico di Conan, il Capitano Deis, irascibile e opportunista, Monsley, giovane ragazza vice direttrice stratega, e Lepka, malvagio direttore di Indastria.

Un’opera con personaggi che rappresentano semplicemente quel che è oggettivamente evidente: natura è bene, industria e macchine sono il male. E ci sono delle breve frasi di questo o di quello che interpretano amabilmente questa idea.

C’è una scena che ho rivisto, che m’ha ricordato e fatto rivivere un’emozione simile a quella nella quale ero giovanissimo, non ancora adolescente, ed è quella finale della quinta puntata in cui Conan raggiunge Lana arrampicandosi all’esterno di un palazzone, e non parlano, ma si guardano felici.

Non troverai estrema azione, ma neanche troppo poca, come non è un anime totalmente introspettivo, ma quel minimo che ti stuzzica le emozioni. Questa è un’opera del grandissimo Miyazaki, che si adagia nell’equilibrio, facendoti sorridere e soffrire, aiutando la crescita morale e ricordando la potenza dell’amore.

La perdita di un mondo costruito dall’uomo, non crea nostalgia ai personaggi, che ritengono di vivere meglio dopo la tragedia del 2008, e vogliono vivere di ciò che offre la terra ed il mare.

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