Disperso nella mia ricerca di nuovi incontri per allargare la mia scala di crescita interiore, acquisisco il contatto con nuove persone, nuove dimensioni: The OA. (video)
The OA è una serie con durata di episodi non prefissata, che vanno da 31 a 71 minuti, dal genere fantascientifico e drammatico, con ad oggi 16 episodi in 2 stagioni distribuite su Netflix; creato in America nel 2016, ha per regista Zal Batmanglij, che ha scelto come protagonista Brit Marling (Prairie Johnson PA) accompagnata da tanti personaggi tra i quali Emory Cohen (Homer Roberts), Scott Wilson (Abel Johnson) e Phyllis Smith (Betty Broderick).
Parte con la ripresa video di uno smartphone che mostra una ragazza che attraversa la strada su un ponte cittadino, arriva al bordo, guarda chi la sta riprendendo, e si butta nel vuoto.
La ragazza, Prairie, è miracolosamente viva, e al suo risveglio, parla con un’infermiera che le chiede cosa siano le cicatrici che ha sulla schiena e come si chiama. Prairie le risponde “Sono il PA”.
I genitori adottivi scoprono del ritrovamento della loro figlia, ragazza che era sparita da sette anni, e la raggiungono in ospedale. Al loro arrivo, si vedono, e lei chiede chi siano loro.
Prairie, era stata cieca quando era stata adottata, quindi non aveva mai visto i genitori adottivi, ma toccandogli il viso e sentendone le voci, li riconosce.
Ai genitori non racconta quel che ha vissuto in questi sette anni, ed è alla ricerca di cinque persone per effettuare un salvataggio.
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Se sei uno spettatore passivo, uno di quelli ai quali i video, film o serie TV, debbono esclusivamente fare compagnia, senza far fare auto domande introspettive, lasciandole aperte, libere, e senza darvi una risposta, poiché nel nostro Io (Invisibile) ci si può entrare esclusivamente in solitudine, il mio suggerimento è: non iniziare a vederlo.
Questa è una serie fantascientifica, che non ha un inizio chiaro né un finale oggettivo; solo un accenno che ognuno di noi può costruire nella sua dimensione, sennonché passare in un’altra, che se non esiste, bisogna crearla.
Sono tanti i personaggi importanti nella serie, come quelli principali, e posso dire concretamente che la recita degli attori è visibilmente sentita.
In effetti The OA, non fa nascere domande, ma riflessioni; riflessioni nello specchio della nostra anima, che in certi casi fa sparire l’immagine della stessa, cosicché ci si chiede: ma questo specchio esiste, o è una mia illusione?
La realtà è quella che credi.
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