Se la paura t’avanza, se la paura si rafforza
Non lo schermo, ma guarda sempre la porta
Nei giorni in cui si parla di contagio e d’influenza
L’influencer non sa che dire, l’influencer non sa contagiare
Oppur si, e chi lo sa?
Se ne hai visti, finiti sullo schermo a 1 metro e 82 di distanza
È questa l’unica danza
E lavati le mani
E pur se le hai lavate, non porle a mo’ di saluto
E tossici o starnutisci sul tuo braccio
Ma ricorda, il contagio più rischioso
È quello del sociale
Che ti leviga pian piano, e lo fa da quando sei nato
È pur in quest’occasione che ti mostra un solo lato
C’è chi ha vergogna a starnutire
C’è chi teme un fiacchio d’un sol minuto
Ma la vita, ebbene tu lo sappia, se la temi il canto è muto
Se tu vivi guardando avanti, senza immaginare il verde e il mare
Tu vivi il tempo, e il tempo, lui è creatura del sociale
È il sociale, quindi il noi, non il tu
Che conta il tutto, e il tu non conta più
Se tu guardi solo avanti
È certo sì un dir romantico
Un dir che ha del sognatore
Ma immaginarti al letto dimesso, senza nulla ormai da fare
Non ti sveglia, ma nell’incubo ti fa restare
Se tu guardi l’orologio, e gli chiedi minuti e ora
Non fai altro che nutrire il male c’ha il ché d’un sociale
L’unico consiglio che ti posso dare
È vivi il momento, il qua ed ora
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